giovedì 31 dicembre 2015

PAROLE DI UNA MAMMA

ASCOLTA E RESPIRA

Mia figlia è accanto a me. E’ per lei che sono qui.
Le luci della corsia investono questa piccola stanza senza dare spazio alla notte di entrare. Il tempo in ospedale non passa mai; pare che le lancette dell’orologio implodano in enormi buchi neri risucchiando ossigeno e sospiri.
Entra un altro bambino; la sua mamma lo segue inquieta, trascinando con se un sacchetto di plastica con vestitini, bavaglie e biberon ricolmi di ansia. Passeranno anche loro il Natale qui? Cerco di dormire di nuovo; sto ferma, ascolto il silenzio rotto dall’eco dei pianti dei bambini. Risuonano carrillon accompagnati dai bisbigli delle mamme che sospirano una nenia carica di compassione.
Cerco un punto di riferimento per attenuare il mio incessante mal di testa, per non crollare. Trovo sulla parete bianca il Crocifisso;  lo fisso, e ho la percezione che per ogni pianto di bambino una spina delle sua corona gli spinga più forte sulla testa; la parete scolorisce in tonalità di porpora… Il mio mal di testa, in empatia, persiste.
…Poi tutto d’improvviso tace. Questo totale silenzio cadenza il tempo e mi nausea l’imbocco dello stomaco. Una biglia in bilico sull’esofago. Fluttuo su una bolla di sapone sospesa nel buio dentro la quale cerco di capire; Che cosa ha mia figlia? Alice immobile, ferma, dentro il suo pigiamino di cotone, lascia fluttuare la sua mente nel mondo astrale. Il suo disarmante pallore, in tinta con il bianco sterile delle lenzuola, mi ritorna attraverso le sbarre della culla; un passerotto che non può volare. Il via vai dell’infermiera risuona come l’unica compagna nella notte infinita.
Il freddo che ho dentro si asciuga nelle pareti dell’anima. Ricordo. L’ho raccolta come straccio bagnato a terra; priva di coscienza l’ho portata al primo e più vicino ospedale. Il mio cuore batteva anche per  il suo, il mio respiro ossigenava anche per il suo. Una corsa affannata, un’attraversata dritta verso il cuore.
Passeremo il Natale qui? Questa notte lascia tracce di ruggine in bocca, sapore di metallo secco sul palato asciutto. Mi attacco alla bottiglia, una trasfusione di ossigeno. E’ passata un’altra ora. Mi alzo e lo specchio riflette solo la mia inquietudine. In questa dimensione parallela, che si affaccia su una finestra dove una striscia di pini resta sola a spingere le punte verso l’Alto, mi ritrovo a pregare: “Dio, illumina, custodisci, reggi, governa me…”.
Ascolto e respiro. Mia figlia ha bisogno della mia energia. La preghiera crea una vibrazione superiore, un salto di ottava, ed è di questa che voglio che si nutra… Voglio che riprenda il suo flusso con il Tutto, con il Mondo fuori. Ascolto, respiro, e sintonizzo il battito del mio cuore sulle frequenze dell’Universo. Dio è qui con noi.
Le prime luci del mattino filtrano tra le palpebre; un nuovo giorno e il ciclo inesorabile della vita ricomincia. Sulla linea d’ombra della notte compare la Luce. Passeremo il Natale qui?
Ora ci spostiamo con il nostro “Albero di Natale” che nutre il suo piccolo braccio, ogni tanto suona anche, e si illumina; elettrolitica di mantenimento. Altri bambini appesi ai loro Alberi di Natale percorrono con occhi spenti questo piccolo reparto. Le madri si guardano tra loro, si vogliono raccontare, ma non trovano le parole. Ognuno prosegue con il suo carico di sofferenza.
Alice mi sorride e scopro una lacrima che riga il mio volto stanco. La guardo e le dico “Sai Alice, passeremo il Natale qui!”, Lei sorride di nuovo… Infondo non importa dove saremo a Natale, il Natale è dentro di noi, “come è in cielo così è in terra”.
Siamo puntini persi nell’Universo che cercano la loro giusta collocazione. La mia e quella di Alice oggi è qui dentro, moriremo e rinasceremo insieme, e quando saremo pronti migreremo verso nuove rotte.
Riporteremo il nostro cuore in equilibrio e potremo sentire, nelle briciole di Luce che ci arrivano dal cielo là fuori, l’Energia vitale di cui si nutre ogni cosa.
La Madre Divina Misericordiosa accompagnerà il nostro cammino di oggi e di domani, qui dentro e lì fuori; non siamo soli Alice mia, ascolta e respira, qui e ora. …Padre Nostro, sia fatta la tua Volontà, e liberaci dal Male.

Ponte San Pietro, 13 dicembre 2013    Deborah  

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