martedì 27 settembre 2016

SCUOLA E OSPEDALE

"La prima parola che ti viene in mente se pensi all'ospedale è...". 

Ed ecco alzarsi le mani, qualcuno più titubante, altri alla ricerca di "termini tecnici", i più già pronti con il pennarello per scrivere sul cartellone e dare voce alle proprie sensazioni, idee, ricordi e vissuti.Tutti conoscono la realtà dell'ospedale, molti intuiscono l'esistenza di una scuola dentro l'ospedale che qualcuno, come Yasmine, ha frequentato qualche anno fa.

Questo è il prodotto dei bambini delle classi IV della scuola Primaria di Ponte San Pietro coinvolti nel Progetto "Conoscere l'ospedale" organizzato da più anni dall'Istituto Comprensivo in collaborazione con il Policlinico San Pietro.
Dopo aver dato un colore alle emozioni dell'ospedale,
 

seguono attenti la breve animazione che racconta l'avventura di un bambino ricoverato
per poi collaborare al completamento di cartelloni sulla giornata in ospedale e sui diritti di un bambino in ospedale. 
Oggi un "pezzo" di ospedale, con  la  sua scuola, è entrato nelle aule di questi bambini per farsi conoscere. Già domani alcuni di loro entreranno nel reparto di Pediatria diventando "esploratori" di un mondo che spesso incute timore e ansia perché luogo sconosciuto e misterioso.

martedì 20 settembre 2016

La rabbia per Jessica

La rabbia è spesso fonte d'ispirazione artistica.
Jessica non è proprio arrabbiata, piuttosto irritata nei confronti della flebo che la obbliga a cauti movimenti del braccio, oltre che per l'obbligo dell'isolamento.
Si rende subito disponibile a progettare, disegnare e colorare la copertina per il giornalino della scuola in ospedale di quest'anno. Argomento: il dito magico, uno straordinario potere che permette di sfogare la rabbia.
Sceglie di rappresentare l'ira con le fauci di un lupo, i denti digrignati, lo sguardo fisso, "Perché la rabbia ti addenta, morde e sbrana e deve essere sfogata per non bruciarti e consumarti dentro."
Sceglie di accompagnare il suo disegno con una frase di Buddha:
"Trattenere la rabbia 
è come trattenere un carbone ardente
con l'intento di gettarlo a qualcun altro;
 sei tu quello che si scotta."

martedì 13 settembre 2016

VENTO D'ESTATE

Basta poco per portare un po' d'aria d'estate nella cameretta dove si è ricoverati, anche se si è in isolamento.

Sara, sei anni, alla vista di un ferma-campione, esclama entusiasta:"Ma è quello che si usa per le girandole!
Detto, fatto: un foglio di carta colorata, una forbice e il ferma-campione ... 
"Sì, ma il bastoncino?". 
Niente di meglio  dell'abbassalingua, che di quelli, qui in pediatria, ce n'è in abbondanza.
Ed ecco il lavoro terminato:

un piccolo soffio di Sara e per un attimo siamo all'aria aperta, con il vento estivo che ci tiene compagnia.