mercoledì 6 aprile 2016

SULLE ALI DELLA LIBERTA'


Questo è il quarantesimo giorno che sono rinchiuso in ospedale. Si dovrebbe  dire “ricoverato” ma io mi sento proprio “bloccato”.
Non posso  uscire all’ aria aperta , fino a qualche giorno fa non potevo neanche camminare e mi spostavo con la sedia a rotelle trascinandomi la flebo. La peggior cosa è avere l’aghetto della flebo sulla mano destra: non posso scrivere(questo testo lo sto dettando alla mia maestra dell’ospedale),non posso ritagliare, non riesco a lavarmi i denti e faccio fatica persino a giocare.
La mia testa per fortuna è libera di pensare a quando ritornerò a casa e magari mangerò la carne alla brace, cosa farò con la maestra Marina l’indomani , dove sarà mio fratello, quanto si divertiranno i miei compagni a scuola.            
Ma quando ho paura,la mia mente si concentra solo sul dolore per cercare di capire cosa sta succedendo. 
Così in questi giorni che non sono più libero, ho capito cosa è la libertà.
Per me la libertà è poter pensare a tutto ciò che voglio, senza obblighi, senza confini, immaginando posti sconosciuti, inventando creature fantastiche e storie strane.

Flebo, carrozzella, mal di gamba... non mi importa niente: sono sempre libero di volare con la mia fantasia.


Matteo (9 anni e mezzo)

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