martedì 16 gennaio 2018

COSA PENSA LA MIA TESTA

Sto pensando a fare il tema. Che voto mi darà il Professor Torri?

Non c’è niente di più difficile che pensare a cosa pensare. 
E’ difficile concentrarsi in una stanza come questa della scuola in ospedale, dove tutti fanno mille cose. E mentre un bambino taglia la testa al suo dinosauro  giocattolo mi viene in mente la Rivoluzione Francese e penso che un quarto di questo evento storico sia di teste tagliate. 
Come sarebbe vivere nella Preistoria? 
Sarebbe tutto un mondo verde in mezzo a montagne e creature quasi immaginarie, senza tecnologia e una casa fatta di legno e foglie. 
Immagino di essere nella II D, la mia classe. Tutti al lavoro con la testa piegata sul foglio bianco. Pensano a cosa scrivere e come me saranno quasi sicuramente in crisi, sbuffano, mordicchiano la loro biro per trovare qualche parola da aggiungere al loro tema. 

Dopo tutto penso che questa traccia sia bella.
E così mi viene in mente lo slogan dell’Amaro Montenegro: “ E’ stato difficile, ma ce l’abbiamo fatta.” Ho capito che il cervello è sempre al lavoro anche se non ci si accorge. 

SAMUELE 

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