Per Samuel, otto anni e sei mesi, il futuro sarà così! |
sabato 30 aprile 2016
venerdì 29 aprile 2016
LA VALIGETTA DEL DOTTORE
Direttamente dalla Scuola dell'Infanzia di Briolo un bellissimo regalo: una valigetta del dottore realizzata dai bambini mezzani del gruppo Robot con l'aiuto dei loro insegnanti.
Dopo i disegni di qualche settimana fa, il loro lavoro fa ingresso nella scuola in ospedale, e con esso anche il loro dolcissimo entusiasmo.
Grazie della vostra preziosa collaborazione.
mercoledì 27 aprile 2016
IL PINOCCHIO FUTURISTICO
C’era una volta un uomo di nome
Geppetto che si sentiva molto solo.
Un giorno prese delle parti
robotiche e si mise a costruire un robot che chiamò Pinocchio.
Pinocchio era
solo perché le altre persone non volevano essere amici di un robot,per giunta
bugiardo. Sognava di essere un bambino vero però diceva un sacco di bugie. Il
solo amico che aveva era un grillo androide con cui giocava sempre a calcio
robotico e che non voleva che Pinocchio raccontasse le bugie . Ogni volta che
lo faceva il grillo si arrabbiava molto.
All'ennesima bugia che raccontò arrivò la fata robottina che punì Pinocchio
per tutte le bugie che aveva detto : ad ogni bugia gli si allungava il naso di
un centimetro. Per farlo tornare normale doveva sempre dire la verità. La fata
robottina gli promise che se non avesse più detto bugie lo avrebbe trasformato
in un bambino vero ma al primo sgarro sarebbe ritornato subito un robot e non
avrebbe più potuto tornare indietro.
Pinocchio con tutte le bugie che raccontava aveva fatto tantissimi
soldi.
Un giorno incontrò due alieni molto cattivi: uno era un gatto e l’altro
una volpe, con due orecchie grandissime che gli disse :“Oh, giovane robot! Noi sappiamo un
modo per andare in un mondo fatto solo di oggetti preziosi: oro, argento ,
diamante ma soprattutto c’è un sacco di platino” . Pinocchio incuriosito : “Ma
davvero?! Come fate?” e il gatto: “Vedi questa moneta? Basta lanciarla e ti si
aprirà un portale per il mondo dei balocchi” .Allora Pinocchio: “Mi prestate un
attimo la moneta? Ve la ridarò subito” e gli si allungò il naso. La volpe disse: “Se vuoi la moneta devi darci tutti i soldi
che hai lì” e Pinocchio accettò pensando che se fosse entrato in quel mondo
avrebbe fatto moltissimi soldi in più di quelli che già aveva. Allora
appena arrivò a casa provò a lanciare la moneta ma non successe niente ,provò a
farlo ancora un po’ di volte.
Pinocchio deluso , per tirarsi
un po’ su il morale, andò al circo dove incontrò un mago di nome Mangiafuoco a
cui raccontò quello che gli era successo col gatto e la volpe e che l’avevano truffato.
Mangiafuoco con il suo tablet magico
e l’app donalTRAPP fece una magia con cui tolse tutti i soldi al gatto e alla
volpe .Purtroppo però non poteva ridarli
a Pinocchio perché li aveva avuti imbrogliando la gente . Mangiafuoco disse:
“Se i tuoi soldi riavere vorrai,
il portale dei Balocchi trovare
dovrai!”
Pinocchio partì e girò tutto il mondo finché trovò un posto strano con delle particelle
viola e con un rumore fastidioso e stridente :era il portale per il mondo dei
Balocchi. Pinocchio sentì Mangiafuoco
dirgli:
“Il portale dei Balocchi trovato hai,
Ma torniamo un attimo al gatto e la volpe : visto che avevano mentito a
Pinocchio la fata robottina li aveva trasformati in due robot che avevano una
sola funzione: tostare il pane.
E comunque, detto tra noi , il portale non esiste: l’ha creato
Mangiafuoco solamente per far felice
Pinocchio.
Pinocchio alla fine divenne un bambino vero ma poco dopo disse una
bugia e si rassegnò ad essere per sempre un bambino robot ma felice di vivere
nel mondo dei Balocchi.
PAOLO
mercoledì 20 aprile 2016
BUON RITORNO A CASA
Alla fine Matteo riesce a concludere il suo castello, proprio alla fine, al 42esimo giorno della sua degenza.
Così, mentre colora e ritaglia ( e colora bene, con precisione e mano sciolta, nonostante abbia dichiarato più volte :"A me non piace colorare, e poi non sono bravo..."), chiacchiera ricordando il suo arrivo in ospedale e confessando senza vergogna di aver avuto paura.
In questa lunga avventura, Matteo non ha mai mollato, affrontando a testa bassa ogni giorno, come un vero eroe.
Sempre protagonista della nostra piccola scuola, tra una divisione e un esercizio di grammatica, ha saputo stringere amicizia con molti ragazzi.
Finalmente torna a casa, alla sua vita di sempre, ma più grande "dentro", con una marcia in più: quella che gli ha permesso di superare questi lunghi 42 giorni.
Ciao, Mister Moccichino!!!
Così, mentre colora e ritaglia ( e colora bene, con precisione e mano sciolta, nonostante abbia dichiarato più volte :"A me non piace colorare, e poi non sono bravo..."), chiacchiera ricordando il suo arrivo in ospedale e confessando senza vergogna di aver avuto paura.
In questa lunga avventura, Matteo non ha mai mollato, affrontando a testa bassa ogni giorno, come un vero eroe.
Sempre protagonista della nostra piccola scuola, tra una divisione e un esercizio di grammatica, ha saputo stringere amicizia con molti ragazzi.
Finalmente torna a casa, alla sua vita di sempre, ma più grande "dentro", con una marcia in più: quella che gli ha permesso di superare questi lunghi 42 giorni.
Ciao, Mister Moccichino!!!
venerdì 15 aprile 2016
IL CALCIATORE MALATO E I SUOI LAVORI
lunedì 11 aprile 2016
UN GRANDE PAZIENTE
Finalmente, dopo ben trentaquattro giorni di degenza, ho la fortuna di vedere Matteo che colora... quasi un giorno di festa!!!
sabato 9 aprile 2016
LE AVVENTURE DI CAPPUCCETTO ROSSO
C’era una volta,ma in un futuro lontano,un signore
che “governava” tutto il mondo e che lo inquinava costruendo in continuazione palazzi alti 50 piani e fabbriche gigantesche. Egli era il papà di una bambina molto intelligente che odiava il padre perché continuava a costruire palazzi in tutto il mondo per guadagnare soldi. E non è tutto, perché egli aveva l’intenzione di conquistare Marte(il pianeta più grande dell’ universo)dove ci sono esseri viventi e invaderlo con “macchine”e attrezzi con il petrolio ricavato dal deserto dell’ Amazzonia. Il suo nome era CAPPUCCETTO ROSSO.
che “governava” tutto il mondo e che lo inquinava costruendo in continuazione palazzi alti 50 piani e fabbriche gigantesche. Egli era il papà di una bambina molto intelligente che odiava il padre perché continuava a costruire palazzi in tutto il mondo per guadagnare soldi. E non è tutto, perché egli aveva l’intenzione di conquistare Marte(il pianeta più grande dell’ universo)dove ci sono esseri viventi e invaderlo con “macchine”e attrezzi con il petrolio ricavato dal deserto dell’ Amazzonia. Il suo nome era CAPPUCCETTO ROSSO.
Ella dopo qualche giorno era a casa con la nonna e la mamma
robotiche, mentre il padre era nel suo ufficio per schematizzare gli attrezzi e
i congegni da trasportare sul grande pianeta … MARTE,quando ad un certo punto
una navicella spaziale,colpita in precedenza da un enorme asteroide, atterrò al
di fuori della foresta, dall’altra parte della città. CAPPUCCETTO ROSSO vide in
diretta la scena e incuriosita andò a guardare cosa era successo.
Attraversata la
foresta, in lontananza scorse una specie di palla da cui usciva del fumo e
pensando che si fosse fatto male qualcuno, corse e andò a vedere. Arrivata,
CAPPUCCETTO ROSSO trovò una navicella con il motore fuso . Dentro c’era un essere vivente con un occhio solo e senza
naso:era un alieno. Ella le chiese come stava ma lui non capiva cosa diceva, allora
CAPPUCCETTO ROSSO senza pensarci due volte lo prese in braccio e gli disse: “Ora
ti prendo e ti porto a casa per curarti!”. Lasciarono li la navicella che ormai
era rotta.
Arrivati a casa, la bambina lasciò sul divano il marziano e
andò ad avvisare la nonna raccontandole tutto quello che era successo. Lei e la
nipote curarono il povero straniero disinfettandogli i tagli causati nella caduta
precedente con la navicella rotta che in seguito andrà ad aggiustare con un
piccolo aiuto della protagonista.
L’alieno preoccupandosi avvisò CAPPUCCETTO ROSSO dell’ inquinamento su
MARTE : il padre aveva già organizzato tutto il processo e le macchine a
disposizione. Senza perdere un millesimo di secondo allora CAPPUCCETTO ROSSO
andò con l’estraneo subito con degli attrezzi per cercare di ricostruire la
mini –astronave super spaziale. Il padre sentì attraverso molti suoi
agenti che sua figlia voleva impedirgli
di conquistare Marte per inquinare poi tutto l’universo.
L’astronave era pronta e CAPPUCCETTO ROSSO e l’extraterrestre
decisero di partire verso il pianeta più grande dell’universo e avvisare gli
alieni del disastro che poteva causare il padre della protagonista di questo eccitante racconto. Partì anche il
padre , la ragazza e i proprietari della terra gigantesca erano pronti a
difendersi ma il veicolo spaziale dei nemici era vicino: la battaglia stava per
iniziare.
Scesero dal
veicolo e con la forza,il coraggio,la felicità nei confronti di persone strane
e la voglia di combattere contro il suo famigliare malvagio CAPPUCCETTO ROSSO
riuscì a sconfiggere la prepotenza e la cattiveria infinita del padre maledetto.
Il capo famiglia,o meglio dire il capo di tutto il mondo, si arrese e da quel
giorno decise di essere più buono con tutte le galassie che il Signore dell’Universo
sostiene.
E da quel giorno tutti vissero felici e contenti!!!
QUESTO RACCONTO MI HA SUSCITATO IL CORAGGIO DI UNA BAMBINA CHE AIUTA
PERSONE CHE COME TUTTI NOI VIVONO IN
ALTRI PIANETI. SE UNA PERSONA HA BISOGNO DI AIUTO, OCCORRE SEMPRE AIUTARLA E
RICORDATEVI CHE LA PREPOTENZA FA MALE AL CUORE
PERCHÉ SE LA USI IN MODO SBAGLIATO NON ANDRAI MAI DA NESSUNA PARTE!
LATO 04
LATO 04
mercoledì 6 aprile 2016
SULLE ALI DELLA LIBERTA'
Questo è il quarantesimo giorno che sono rinchiuso in ospedale. Si dovrebbe dire “ricoverato” ma io mi sento proprio
“bloccato”.
Non
posso uscire all’ aria aperta , fino a
qualche giorno fa non potevo neanche camminare e mi spostavo con la sedia a
rotelle trascinandomi la flebo. La peggior cosa è avere l’aghetto della flebo
sulla mano destra: non posso scrivere(questo testo lo sto dettando alla mia
maestra dell’ospedale),non posso ritagliare, non riesco a lavarmi i denti e
faccio fatica persino a giocare.
La mia testa
per fortuna è libera di pensare a quando ritornerò a casa e magari mangerò la
carne alla brace, cosa farò con la maestra Marina l’indomani , dove sarà mio
fratello, quanto si divertiranno i miei compagni a scuola.
Ma quando ho
paura,la mia mente si concentra solo sul dolore per cercare di capire cosa sta
succedendo.
Così in questi giorni che non sono più libero, ho capito cosa è la libertà.
Così in questi giorni che non sono più libero, ho capito cosa è la libertà.
Per me la
libertà è poter pensare a tutto ciò che voglio, senza obblighi, senza confini,
immaginando posti sconosciuti,
inventando creature fantastiche e storie strane.
Flebo, carrozzella, mal di gamba... non mi
importa niente: sono sempre libero di volare con la mia fantasia.
Matteo (9 anni e mezzo)
sabato 2 aprile 2016
BUON COMPLEANNO,MAMMA!
Era ieri il compleanno di sua mamma, ma come avrebbe fatto Giada a preparale qualcosa con lei presente, sempre al suo fianco?
Ma oggi la sua mamma è rimasta a casa con il fratellino e allora è il giorno giusto per farle una sorpresa, spalleggiata dal papà. Esegue i compiti di italiano alle prese con la bizzosa acca di CHI e CHE e finalmente può inventarsi qualcosa, ma che sia speciale.
Non si accontenta del solito "lavoretto" e elabora un cuore tutto decorato di fiori e altri cuori ...
... cuori che alle mamme non bastano mai.
Ma oggi la sua mamma è rimasta a casa con il fratellino e allora è il giorno giusto per farle una sorpresa, spalleggiata dal papà. Esegue i compiti di italiano alle prese con la bizzosa acca di CHI e CHE e finalmente può inventarsi qualcosa, ma che sia speciale.
... cuori che alle mamme non bastano mai.
AUGURI!
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