E allora ci si accorge che già ci mancano, quelli che abbiamo avuto sotto gli occhi per tanti giorni, come scontati, caduti nel banale tanto da illuderci d'averci stancato: i colori con la loro magia.
Chi è figlio degli anni '60 , che è cresciuto con i cartoni animati in bianco e nero, ricorderà sicuramente la meraviglia, quella che ti fa rimanere a bocca aperta, senza nemmeno il coraggio di respirare per paura di rompere l'incantesimo, di fronte alle prime immagini a colori della TV, con quegli intermezzi "prove di colore" di ripetitive scene domestiche dai colori sgargianti ma di cui si aumentava l'intensità pasticciando con i tasti del telecomando per ubriacarsi con visi fucsia, cieli blu cobalto e alberi verdi fluorescenti, come per farsene una scorpacciata.
I colori: spesso non ci facciamo caso, quando cadono sotto i nostri occhi nella fretta della quotidianità, ma nelle loro infinite sfumature mantengono sempre un fascino misterioso.
Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.
(Cesare Pavese)
I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
(Pablo Picasso)
Nessuno può fare a fare a meno dei colori, soprattutto i bambini.
Così nel nostro reparto di pediatria i colori non mancano mai.
Anni fa si decise di far dipingere i muri del corridoio dagli studenti della scuola d'arte Fantoni, una vera invasione di pennelli e pitture.
E poi anche l'aula scolastica ha avuto l'alluvione di colori, dipinta giorno dopo giorno, ascoltando i consigli di medici, infermiere, bambini e loro genitori nella scelta dei soggetti, dello sfondo e delle tinte.
E quest'anno scolastico ha visto l'esordio di due piccoli artisti, Siria e Dawid: non capita tutti i giorni di poter scrivere e colorare sui muri, soprattutto di un reparto di pediatria, soprattutto da ricoverati.
Ruba tutti i colori del mondo e dipingi la tela della tua vita eliminando il grigio delle paure e delle ansie.
Abbandona i tuoi vecchi abiti mentali e vestiti di allegria.
Omar Falworth, dal libro “Prendere Tutto il Bello della Vita”
Omar Falworth, dal libro “Prendere Tutto il Bello della Vita”
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