ASCOLTA E RESPIRA
Mia figlia è
accanto a me. E’ per lei che sono qui.
Le luci della
corsia investono questa piccola stanza senza dare spazio alla notte di entrare.
Il tempo in ospedale non passa mai; pare che le lancette dell’orologio
implodano in enormi buchi neri risucchiando ossigeno e sospiri.
Entra un altro
bambino; la sua mamma lo segue inquieta, trascinando con se un sacchetto di
plastica con vestitini, bavaglie e biberon ricolmi di ansia. Passeranno anche
loro il Natale qui? Cerco di dormire di nuovo; sto ferma, ascolto il silenzio
rotto dall’eco dei pianti dei bambini. Risuonano carrillon accompagnati dai
bisbigli delle mamme che sospirano una nenia carica di compassione.
Cerco un punto
di riferimento per attenuare il mio incessante mal di testa, per non crollare. Trovo
sulla parete bianca il Crocifisso; lo
fisso, e ho la percezione che per ogni pianto di bambino una spina delle sua
corona gli spinga più forte sulla testa; la parete scolorisce in tonalità di
porpora… Il mio mal di testa, in empatia, persiste.
…Poi tutto d’improvviso
tace. Questo totale silenzio cadenza il tempo e mi nausea l’imbocco dello
stomaco. Una biglia in bilico sull’esofago. Fluttuo su una bolla di sapone
sospesa nel buio dentro la quale cerco di capire; Che cosa ha mia figlia? Alice
immobile, ferma, dentro il suo pigiamino di cotone, lascia fluttuare la sua
mente nel mondo astrale. Il suo disarmante pallore, in tinta con il bianco
sterile delle lenzuola, mi ritorna attraverso le sbarre della culla; un
passerotto che non può volare. Il via vai dell’infermiera risuona come l’unica
compagna nella notte infinita.
Il freddo che
ho dentro si asciuga nelle pareti dell’anima. Ricordo. L’ho raccolta come
straccio bagnato a terra; priva di coscienza l’ho portata al primo e più vicino
ospedale. Il mio cuore batteva anche per
il suo, il mio respiro ossigenava anche per il suo. Una corsa affannata,
un’attraversata dritta verso il cuore.
Passeremo il
Natale qui? Questa notte lascia tracce di ruggine in bocca, sapore di metallo
secco sul palato asciutto. Mi attacco alla bottiglia, una trasfusione di
ossigeno. E’ passata un’altra ora. Mi alzo e lo specchio riflette solo la mia
inquietudine. In questa dimensione parallela, che si affaccia su una finestra
dove una striscia di pini resta sola a spingere le punte verso l’Alto, mi
ritrovo a pregare: “Dio, illumina, custodisci, reggi, governa me…”.
Ascolto e
respiro. Mia figlia ha bisogno della mia energia. La preghiera crea una
vibrazione superiore, un salto di ottava, ed è di questa che voglio che si
nutra… Voglio che riprenda il suo flusso con il Tutto, con il Mondo fuori.
Ascolto, respiro, e sintonizzo il battito del mio cuore sulle frequenze
dell’Universo. Dio è qui con noi.
Le prime luci
del mattino filtrano tra le palpebre; un nuovo giorno e il ciclo inesorabile
della vita ricomincia. Sulla linea d’ombra della notte compare la Luce.
Passeremo il Natale qui?
Ora ci
spostiamo con il nostro “Albero di Natale” che nutre il suo piccolo braccio,
ogni tanto suona anche, e si illumina; elettrolitica di mantenimento. Altri
bambini appesi ai loro Alberi di Natale percorrono con occhi spenti questo
piccolo reparto. Le madri si guardano tra loro, si vogliono raccontare, ma non
trovano le parole. Ognuno prosegue con il suo carico di sofferenza.
Alice mi
sorride e scopro una lacrima che riga il mio volto stanco. La guardo e le dico
“Sai Alice, passeremo il Natale qui!”, Lei sorride di nuovo… Infondo non
importa dove saremo a Natale, il Natale è dentro di noi, “come è in cielo così
è in terra”.
Siamo puntini
persi nell’Universo che cercano la loro giusta collocazione. La mia e quella di
Alice oggi è qui dentro, moriremo e rinasceremo insieme, e quando saremo pronti
migreremo verso nuove rotte.
Riporteremo il
nostro cuore in equilibrio e potremo sentire, nelle briciole di Luce che ci
arrivano dal cielo là fuori, l’Energia vitale di cui si nutre ogni cosa.
La Madre
Divina Misericordiosa accompagnerà il nostro cammino di oggi e di domani, qui
dentro e lì fuori; non siamo soli Alice mia, ascolta e respira, qui e ora. …Padre
Nostro, sia fatta la tua Volontà, e liberaci dal Male.
Ponte San Pietro, 13 dicembre
2013 Deborah