Il
25 settembre sono arrivata in ospedale a Ponte S Pietro dove vado sempre a fare
la vaccinazioni.
Arrivata
in camera ho incontrato Maissa e Giovanni, i miei compagni di stanza .
La
prima notte non ho dormito molto perché ero scomoda ma soprattutto ero
preoccupata.
Avevo
paura che mi mettessero la flebo e di romperla perché io sono “delicata come un
elefante”.
La
seconda notte ho dormito ed ho fatto amicizia con Maissa ,Giovanni e Badr, in
più ho conosciuto Marina la mia maestra.
Dopo
esser stata male sono andata in aula ,mi sono presentata a tutti e ho fatto un
lavoretto che regalerò a mio fratello.
La
cosa più divertente è successa una notte: ho scambiato l’infermiera per mia
mamma e le ho risposto male perché credevo che mi avesse svegliata per andare a
scuola. Ma era solo notte fonda e dopo ho ancora dormito nonostante facessi
fatica a respirare.
Il
giorno seguente ho fatto un esame il cui nome è così complicato che non sono
riuscita a memorizzarlo : mi hanno messo un gel sui capelli e anche dei cerotti
con dei fili con dei fili collegati ad una macchina.
Nonostante
io stessi male, mi sentissi debole e a disagio io mi sono fatta coraggio e
dentro di me ho trovato la forza di alzarmi, andare in aula e lavorare proprio
come se fossi a scuola e per questo mi sento
UNICA E SPECIALE
Poi finalmente è arrivato il giorno per andare a casa con
il ricordo dei miei amici .